Cominciamo bene.
In estrema sintesi la logica del governo al suo secondo intervento del 2021 pur ammettendo ogni doveroso “distinguo” è questa:
Se con “grande sforzo” e impegno sei stato in grado di recuperare il fatturato perso nel 2020 arrivando oltre il 70% rispetto a quello del 2019… allora NON TI SOSTENIAMO: non ti spetta nulla!
Se nel periodo 2000-2010 non hai pagato sei perdonato e non ci devi nulla (cartelle fino a 5.000 euro) altrimenti chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato (ha chi ha pagato gli restituiamo qualcosa?).
Attenzione, non critico chi, gioco-forza-covid, è stato sfortunato:
…non a tutti è stata data la possibilità di recuperare il fatturato…
…non tutte le attività soggette a chiusura forzata per la natura dell’attività stessa erano in condizione di riaprire…
a costoro i ristori spettano, punto.
Ma chi ha resistito, magari con un calo del 29,9%? A loro no? Proprio nulla? Siamo sicuri?
Poi il controllo sul fatturato poteva anche essere allargato a due/tre anni rispetto a cinque esercizi precedenti (magari escludendo il peggiore ed il migliore- basi di statistica) per verificare effettivamente il calo.
E sul recupero dei crediti erariali (incapacità a parte): condonare coloro che non pagano le cartelle esattoriali è semplicemente incostituzionale dal momento che…. “tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva” (art.53 costituzione italiana).
Cominciamo bene.